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Secondo la Future Industries Association, i contratti futures sui Bitcoin sono poco sicuri

Solo pochi giorni dopo l’annuncio di CME e CBOE della data di lancio dei contratti future sui Bitcoin, le Casse di Compensazione americane hanno espresso le loro perplessità circa lo sviluppo di questi prodotti.

In una lettera aperta alla CFTC (Commodity Futures Trading Commission),  il Chief Executive della FIA (Futures Industries Association) Walt Lukken spiega come alcuni membri dell’organizzazione abbiano manifestato la loro paura circa l’esposizione alle oscillazioni dei bitcoin come risultato di questi contratti. Il gruppo racchiude circa 15000 membri e annovera tra le sue file alcune tra le più grandi istituzioni di Wall Street.

“La recente volatilità di questi mercati ha sottolineato l’importanza di regolare questi processi conservativamente”,

scrive Lukken. La FIA garantisce le transazione dei clienti e contribuisce a garantire fondi indetti alla copertura delle perdite nel caso una società non riesca a onorare i suoi contratti. Nella lettera, Lukken spiega come i membri della FIA temano di dover sopperire ad ogni contratto non onorato a causa del repentino cambio di prezzo del bitcoin, al posto dei gruppi che stanno effettivamente vendendo contratti futures. Scrive:

“Avremmo dovuto avere una discussione circa la creazione di un fondo di garanzia separato per questi prodotti o se debbano essere gli exchange a mettere parte del capitale in un fondo per far fronte ai pagamenti dei fondi di garanzia dei membri”.

Lukken ha poi aggiunto che, mentre CME e CBOE hanno seguito alla lettera le procedure per il dettaglio dei propri contratti, avrebbero anche dovuto dare uno sguardo più approfondito, vista la natura tutt’altro che standard dei future sui Bitcoin. Un pubblico dibattito darebbe la possibilità ai membri FIA di condurre i loro test prima di assicurare questi contratti, ha contestato Lukken.

“Rimaniamo apprensivi rispetto la mancanza di trasparenza e regolazione di questi contatti”

scrive Lukken, chiedendosi anche se le compagnie che offrono questi prodotti possano proteggere i propri clienti da manipolazioni, frodi e rischi operazionali.

Fonte: Coindesk

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