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Blockchain vs Tangle

Si stima che, nei prossimi 10 anni, oltre 50 miliardi di oggetti saranno connessi a livello globale. Gli oggetti intelligenti, con capacità decisionale, permetteranno risparmio energetico sia a livello personale (domotica e smart-home) sia a livello macroscopico (smart-city e smart grid). Ogni dispositivo dovrà dunque essere in grado di effettuare micro-pagamenti, istantanei e con bassissime fees. L’ecosistema IOTA è stato creato per risolvere questo problema, cioè per effettuare micro-pagamenti per l’Internet of Things (IoT). A differenza di Bitcoin e della maggior parte delle criptovalute che sono basate su blockchain, IOTA è basato su un tipo di DLT (Distributed Ledger Technology) chiamato Tangle.  Il Tangle è un protocollo software basato sul DAG (Directed acyclic graph, grafo aciclico diretto) completamente diverso dal protocollo blockchain. Grafo aciclico diretto significa che al suo interno non è possibile la formazione di loops e che i collegamenti tra i nodi sono unidirezionali. Nel Tangle le transazioni vengono processate in parallelo, il che permette a IOTA di scalare in maniera direttamente proporzionale alla crescita del network. Quando un nodo riceve una transazione, questa per essere valida deve approvare almeno due transazioni precedenti. In sostanza un nodo per emettere una transazione deve scegliere almeno due transazioni da approvare, verificare che le transazioni non siano in conflitto ed eventualmente, rifiutarsi di approvarle.

iota-shema

Il Tangle risolve i seguenti problemi, che invece si presentano con blockchain:

  • Centralizzazione del controllo

BITCOIN
Storicamente è evidente come i miner tendano ad aggregarsi in grandi gruppi per mettere in comune la potenza di calcolo e dividere le ricompense. Questa dinamica porta alla centralizzazione della potenza computazionale e di conseguenza anche a una centralizzazione del potere decisionale nelle mani di poche pool di miners, con il rischio concedere loro la facoltà di applicare vari tipi di discriminazione verso determinate transazioni. Nonostante non ci siano ancora stati casi eclatanti di abuso di potere da parte dei miners, anche solo la remota possibilità che ciò accada in un sistema monetario globale è inaccettabile.

Tra i più importanti notiamo blocchi minati dai vari Pool:

BTC.com 24.31%

 AntPool 13.19%

ViaBTC 13.19%

Slush Pool 12.5%

BTC.top 10.42%

F2Pool 8.33%

In pratica quasi l’82% del potere di calcolo è nelle mani di sole sei pools, mettendo a serio rischio la politica di decentralizzazione di Bitcoin.

IOTA

A differenza della maggior parte delle altre criptovalute, per quanto riguarda IOTA non esiste un vero e proprio mining in quanto sono le transazioni stesse a verificare le transazioni precedenti. Questo accade attraverso il sistema chiamato Hashcash (che usa la funzione di hash SHA-1) che richiede di risolvere un problema crittografico abbastanza semplice, in modo che sia alla portata di ogni dispositivo che potenzialmente possa essere collegato all’IoT.

  • Crittografia obsoleta

BITCOIN

Nei prossimi anni, con l’avvento dei Quantum computers, la sicurezza di Bitcoin potrebbe essere a rischio. Secondo i ricercatori del MIT, non si tratta del rischio di un attacco del 51% ma della concreta possibilità di ricavare la chiave privata partendo dalla chiave pubblica. Al momento si tratta di un lavoro praticamente impossibile per i computer tradizionali, ma i Quantum computers potrebbero rimescolare le carte in tavola.

IOTA

Nonostante i Quantum computers non siano ancora prodotti di consumo, è opportuno iniziare già a sviluppare soluzioni che siano quantum-resistant da un punto di vista crittografico. A differenza di Bitcoin che utilizza la cosiddetta crittografia ellittica – una tipologia di crittografia asimmetrica – IOTA utilizza il sistema di firma unica Winternitz che, in poche parole, ad ogni firma rivela una parte della chiave privata; è per questo motivo che deve essere usato un nuovo indirizzo per ogni transazione, altrimenti ad ogni invio/ricezione si rivelerebbero sempre più parti della chiave privata fino a renderla vulnerabile a possibili attacchi. In questo modo il protocollo, oltre ad essere Quantum-resistant, rende più veloce ed efficiente la verifica delle transazioni.

  • Difficoltà nel gestire micro-pagamenti

BITCOIN

Fino a qualche anno fa era possibile effettuare transazioni con un ammontare incredibilmente irrisorio di fees. Al momento però non è più così, i costi per effettuare le transazioni sono aumentati vertiginosamente, soprattutto nei periodi di intasamento della rete. I costi di transazione delle crittovalute Blockchain sono presenti per ricompensare i miners e per evitare spam nel network, tuttavia allo stesso tempo stabiliscono una soglia sotto alla quale diventa antieconomico inviare pagamenti.

Bisogna sottolineare però, che con l’introduzione della Lightning Network il problema delle fees potrebbe essere presto risolto.

IOTA

Come si è visto in precedenza, nel Tangle gli utenti che effettuano le transazioni sono gli stessi che validano le transazioni precedenti dunque tutto questo si traduce in assenza di fees. Mentre nelle criptovalute basate su blockchain, diventa sconveniente effettuare piccole transazioni, per IOTA non è così, infatti la mancanza di fees rende possibile sia micro che nano transazioni tra devices.

  • Discriminazione degli utenti 

“The importance of micropayments will increase in the rapidly developing IoT industry, and paying a fee that is larger than the amount of value being transferred is not logical. Furthermore, it is not easy to get rid of fees in the Blockchain infrastructure since they serve as an incentive for the creators of blocks. This leads to another issue with existing cryptocurrency technology, namely the heterogeneous nature of the system. There are two distinct types of participants in the system, those who issue transactions, and those who approve transactions. The design of this system creates unavoidable discrimination of some participants, which in turn creates conflicts that make all elements spend resources on conflict resolution. The aforementioned issues justify a search for solutions essentially different from Blockchain technology, the basis for Bitcoin and many other cryptocurrencies.” (IOTA whitepaper)

BITCOIN

Le criptovalute esistenti sono sistemi eterogenei con chiare separazioni dei ruoli fra gli utenti, le quali rendono inevitabili successive discriminazioni e conseguenti conflitti. In poche parole, i miners non devono essere per forza gli utilizzatori finali della tecnologia, dunque c’è una grande differenza e un potenziale conflitto tra user e miner.

IOTA

Nell’ecosistema di IOTA gli users che effettuano le transazioni sono gli stessi che le verificano, rendendo così impossibile l’instaurarsi di conflitti di interesse o di qualsiasi altro genere. Il sistema è omogeneo senza separazioni di “potere”.

Si nota però che nella fase di lancio del Tangle sono presenti dei “coordinatori” per aiutare la crescita organica del network finché questo non sarà di dimensioni sufficienti. In quel momento i ruoli di coordinatori verranno eliminati.

  • Limiti di scalabilità

BITCOIN

Le criptovalute basate su blockchain hanno limiti difficilmente mutabili per quanto riguarda il numero di transazioni, dovuti alla dimensione dei blocchi e dal timing con il quale questi vengono minati. Al momento Bitcoin è in grado di processare da 4 a 7 transazioni al secondo; per avere un mezzo di comparazione, VISA è in grado di processarne 4000 in un secondo. Al momento risulta dunque difficile poter competere con le attuali tecnologie di pagamento. Inoltre è quasi impossibile, al momento della creazione di una criptovaluta, riuscire a stimare con esattezza i valori di tali limiti che saranno ideali nel momento in cui il sistema sarà in esecuzione alla sua massima capacità.

IOTA

Il Tangle è completamente scalabile anzi, per il fatto che ogni transazione deve approvare due transazioni precedenti, più persone useranno il sistema e più veloce questo diventerà.

scalability-

  • Illimitata crescita dei dati

BITCOIN

Con l’aumentare della popolarità e delle transazioni, nel tempo la blockchain diventerà sempre più grande e saranno necessari hard disk con capacità enormi per poterla scaricare interamente. Questa problematica potrà essere mitigata solo dal progresso tecnologico nel campo degli HHD/SSD o in altre forme di data storage.

IOTA

Per quanto riguarda il ledger di IOTA è previsto uno snapshot manuale a intervalli più o meno regolari, chiamato anche pruning (sfoltimento). Attraverso lo snapshot vengono salvati tutti i balances dei conti ma vengono eliminati tutti i dati relativi alle transazioni, così da salvare spazio su disco e partire ex novo con le eventuali transazioni.

In ogni caso, è bene sottolineare che IOTA non punta a rimpiazzare completamente le applicazioni blockchain, piuttosto può concorrere all’espansione dell’attuale ecosistema delle criptovalute mediante l’utilizzo intenso di smart contracts nell’Internet of Things.

Aggiornamento portafoglio “Ecosystems” [26.01.2018]

Piattaforma utilizzata per il trading: Binance.com

Portfolio tracker: altpocket.io

Totale investimento: 470 USD, circa 0.03 BTC al 30 dicembre 2017

Totale attuale: 550 USD, circa 0.0517 BTC

Profitto dall’inizio: 80 USD (+17%), 0.0217 BTC (+72,3%)

Profitto dall’ultimo aggiornamento:  -80 USD (-12,7%), -0.0025 BTC (-17,8%)

Previsione al 30 dicembre 2017: circa 10.000 USD, 0.16 BTC

Un po’ di respiro dopo l’inferno della scorsa settimana. Bene NEO ed EOS, male STORJ, malissimo MIOTA e ADA.

Poco da dire. Dal prossimo aggiornamento, la frequenza sarà non più settimanale, ma bisettimanale, poiché abbiamo riscontrato che in una settimana può accadere poco e le variazioni potrebbero non essere significative.

Best ever: NEO (+97,97%)

Worst ever: IOTA (-33,45%)

IOTA (MIOTA) risente tantissimo dell’influenza di BTC, ed infatti cala della stessa percentuale. Ma qualcosa bolle in pentola: al board della IOTA Foundation ora si sono aggiunti manager da Bosch e Wolkswagen. Si prospettano grandi iniziative. C’è anche da dire che sono stati giorni poco felici per i possessori di Wallet IOTA: alcuni siti di generazione automatica del seed per il wallet si sono rivelati scam, rubando monete a tutti gli utlizzatori.

Nessun withdraw

Ancora nessun withdraw. Il primo withdraw è previsto al raggiungimento di 940 USD, esattamente il 100% dell’investimento iniziale. Come già detto, si riprenderanno esattamente 470 USD e il resto rimarrà a fruttare, valutando eventualmente cambiamenti di investimento.

Aggiornamento portafoglio “Ecosystems” [19.01.2018]

Piattaforma utilizzata per il trading: Binance.com

Portfolio tracker: altpocket.io

Totale investimento: 470 USD, circa 0.03 BTC al 30 dicembre 2017

Totale attuale: 630 USD, circa 0.0542 BTC

Profitto dall’inizio: 160 USD (+34%), 0.0242 BTC (+80,6%)

Profitto dall’ultimo aggiornamento: 0 USD (+0%), 0.0082 BTC (+17,8%)

Previsione al 30 dicembre 2017: circa 10.000 USD, 0.16 BTC

Sembrerebbe che anche questa settimana sia stata poco profittevole, addirittura senza profitti, ma solo se la si osserva da un certo punto di vista. In realtà, l’obbiettivo prefissato per questo portafoglio è il raggiungimento di 0.16 BTC che, secondo le attuali statistiche, dovrebbe equivalere a circa 10.000 USD da 11 mesi e mezzo.

 

In generale, l’andamento delle monete legate agli ecosistemi sembra essere in crescita costante. ADA (Cardano) e MIOTA (IOTA), che sono le due monete con cui si è in perdita dall’inizio dell’investimento, non hanno comunque margini enormi di decrescita.

Best ever: NEO (+125,47%)

NEO è #TOTHEMOON, come si dice in gergo. Più che raddoppiato nel corso di meno di un mese. Questa crescita ci potrebbe raccontare che NEO stia raggiungendo degli accordi con il governo cinese di cui noi non siamo a conoscenza, e i recenti rumors sul ban degli exchange e delle cryptovaluta (notizie, tra l’altro, con veramente poco fondamento), potrebbero aver virato gli investimenti di cittadini cinesi verso l’unica moneta che potrebbe avere un futuro regolamentato, accettato e assorbito dal governo cinese. Continuando di questo passo, e data la natura della moneta NEO intesa come “azione” del NEO Network, non è impossibile che il valore possa raggiungere i 1000$ per unità entro la fine del 2018.

Worst ever: IOTA (-13,78%)

IOTA sta facendo qualche passo indietro. Nonostante la IOTA Foundation comunichi ogni giorno qualche notizia (più 0 meno rilevante), è anche vero che il team non si focalizza molto sul marketing social, o perlomeno non come “grandi influencer crypto” del calibro di Justin Sun di TRON. Il 2018 però sarà un grande anno per IOTA. La roadmap prevede aggiornamenti e aggiunta di nuove funzionalità, soprattutto legati ai nuovi accordi con Bosch e al ruolo della moneta all’interno dell’ecosistema Smart City, Smart Charging e smart contracts (qualcuno li vorrebbe).

Nessun withdraw

Ancora nessun withdraw. Il primo withdraw è previsto al raggiungimento di 940 USD, esattamente il 100% dell’investimento iniziale. Come già detto, si riprenderanno esattamente 470 USD e il resto rimarrà a fruttare, valutando eventualmente cambiamenti di investimento.

Aggiornamento portafoglio “Ecosystems” [05.01.2018]

Piattaforma utilizzata per il trading: Binance.com

Portfolio tracker: altpocket.io

Totale investimento: 470 USD, circa 0.03 BTC al 30 dicembre 2017

Totale attuale: 670 USD, circa 0.04 BTC

Profitto: 200 USD (+42,5%), 0.01 BTC (+25%)

Previsione al 30 dicembre 2017: circa 10.000 USD, 0.16 BTC

Buon inizio anno anche per il portafoglio “Ecosystems”, che ha visto una forte crescita in tutte le monete scelte. Nessuna moneta ha avuto cali. E’ stata quindi una settimana molto fortunata.

Best: NEO (+57,98%)

Da qualche giorno, specificamente dal 2 gennaio, NEO ha visto una crescita molto importante, in coppia con Tron (TRX). Questo potrebbe significare che le autorità governative cinese stiano muovendo qualcosa verso la regolamentazione delle crypto e quindi i capitali cinesi entrano con più facilità (NEO sta lavorando con il governo cinese, Tron con Alibaba).

Worst: MIOTA (+21,65%)

Nonostante sia in questo report la peggiore a livello di performance, in realtà il suo +20% può ritrovare fondamento nell’annuncio di nuovi advisor nel board della IOTA Foundation e soprattutto nell’hype per la presentazione, da parte di Bosch (che ha recentemente annunciato di voler lavorare con IOTA su implementazioni del tangle e comprare molte monete), di novità relative all’IoT al CES di Las Vegas, che si tiene proprio in questi giorni (dal 9 al 12 gennaio).

Nessun withdraw

Ancora nessun withdraw. Il primo withdraw è previsto al raggiungimento di 940 USD, esattamente il 100% dell’investimento iniziale. Come già detto, si riprenderanno esattamente 470 USD e il resto rimarrà a fruttare, valutando eventualmente cambiamenti di investimento.

Settimana 2, Dicembre 2017

E’ passato più di un mese dall’ultima analisi, ed in un mese, si può dire, è cambiato tutto. Oppure, a seconda dei punti di vista, non è cambiato niente.

Bitcoin ha raggiunto vette mai viste prima d’ora, toccando, in alcuni mercati la cifra di circa 19000 USD. Coinbase, il più facile ed intuitivo exchange, ha bloccato gli scambi per qualche ora a causa di una forte congestione della blockchain e dei loro sistemi interni. Nell’ultima settimana soltanto, Bitcoin ha fatto un +20/30% giorno su giorno, che non si vedeva da maggio, ai tempi in cui un Bitcoin non superava i 2000€. Questa repentina salita verso nuovi massimi ha molte cause, di diverso peso specifico:

  • Sono stati annunciati i futures su Bitcoin, ovvero dei contratti che, stipulati, impegnano la parte sottoscrivente a comprare o vendere in data futura ad un certo valore;
  • Il Bitcoin è ora discusso in TV, alla radio, e quindi molta più gente si sta interessando, e quindi investendo anche piccole somme;
  • Il SegWit2x non è stato più fatto, e questo ha rassicurato molti detentori di grandi percentuali di moneta circolante a rimanere all’interno del sistema.

Forse non tutti lo sanno, ma al giorno d’oggi il Bitcoin non è più visto come il sistema di pagamento idealizzato da Satoshi Nakamoto. E’ più uno Store of Value, una riserva di valore, e in quanto tale gli scambi che vengono effettuati sono relativamente pochi. Si contano circa 330.000 transazioni al giorno su rete Bitcoin, che spostano un volume di circa 1.000.000 di BTC. E’ facile notare che si tratta di 1/16 dell’intera massa monetaria esistente. Il resto, ovvero circa 15.000.000 di BTC, sono:

  • Persi in qualche discarica in un Hard Disk;
  • Persi in qualche wallet online di cui il proprietario non ricorda la chiave privata o la password;
  • Tenuti in HODL per altri X anni.

Questo fa pensare che in realtà, il potenziale di BTC possa essere molto più basso ma al contempo molto più alto, perché se tutti comprassero e vendessero moneta, il prezzo sarebbe sicuramente più basso ora perché ci sarebbe un equilibrio maggiore di domanda e offerta. Tuttavia, è anche vero che il prezzo attuale di un BTC (circa 14.000 USD al momento della scrittura) è molto più alto del normale poiché gli investitori che stanno pompando il prezzo in alto potrebbero essere gli stessi che poi, sottoscrivendo dei futures al ribasso, guadagnerebbero due volte: una con l’aumento del prezzo della moneta, e la seconda con l’acquisto a prezzo ribassato dai futures.

In realtà, secondo le mie analisi effettuate qualche mese fa, un Bitcoin ad oggi dovrebbe avere un prezzo di circa 10.000 USD. Questo calcolando una crescita media mese su mese del 20% e calcolando che, in occasione di fork ed eventi particolari, il prezzo più aumentare anche del 50% da un mese all’altro. E’, ovviamente, una previsione semplicistica, che però rende l’idea del potenziale che potrebbe avere BTC come cryptovaluta-oro, e quindi con poche transazioni sulla blockchain.

BTCEUR Bitstamp Chart su TradingView, 10.12.2017
BTCEUR Bitstamp Chart su TradingView, 10.12.2017

Tralasciando la visione a lungo termine e concentrandosi invece su quella a breve termine, sembra che ci sia un pattern a triangolo che identifica in probabile incrocio a rialzo proprio in queste ore, a circa 11.460 EUR, che potrebbe portare a massimi più elevati dei giorni scorsi in pochi giorni, quindi oltre la soglia del 14.000 EUR già entro domenica prossima.

Tutte le altcoin, tra cui Ether (ETH), Bitcoin Cash (BCH), IOTA (IOT), Litecoin (LTC) e Monero (XMR), hanno positivamente subito il rialzo di BTC, portandosi ad un medio +30% rispetto lo scorso mese. Sulla base di alcuni eventi, e in previsione di altri, è interessante tenere d’occhio Bitcoin Cash, poiché sul sito ufficiale ogni giorno viene aggiornata una lista contenente i prodotti e servizi che accettano la moneta come sistema di pagamento. Un buon ecosistema, come insegna la storia del Bitcoin, è la migliore arma per creare un sistema solido e che attiri molti investitori.

IOTBTC Bitfinex Chart su TradingView, 10.12.2017
IOTBTC Bitfinex Chart su TradingView, 10.12.2017

Un’altra moneta da guardare ogni giorno è IOTA. Di recente, la IOTA Foundation ha annunciato il lancio della piattaforma Data IOTA, una piattaforma pilota che mostra le potenzialità del progetto dedicato ad abilitare l’Internet of Things su sistemi decentralizzati. IOTA ha avuto un apprezzamento di oltre il 200% nelle ultime due settimane, e la corsa potrebbe non essere ancora finita. I0, personalmente, continuerò a comprare IOTA perché credo nel progetto. IOTA è una delle poche monete che, in queste ultime due settimane, ha avuto un apprezzamento importante anche al cambio con BTC.

DASH si sta sempre più rivelando la moneta “contante” su blockchain. Dopo i grandissimi problemi che tutt’ora affliggono la rete Ethereum, l’intasamento del Tangle IOTA (che, tra l’altro, opera senza commissioni sulle transazioni) e la lentezza della rete Bitcoin, la blockchain DASH rimane invece veloce, con basse commissioni e la moneta ha subito un positivo trascinamento dall’apprezzamento di BTC. Ora un DASH si può acquistare per circa 680 USD ma, se la situazione dei “competitor” non cambia, la rete potrebbe accogliere sempre più investitori che credono nell’idea che una volta Satoshi Nakamoto aveva per Bitcoin: un sistema di pagamento facile, veloce e con basse commissioni.

Settimana 2, Ottobre 2017

Da qualche settimana a questa parte, specificamente dall’inizio di Settembre, il mercato delle cryptovalute ha visto alti e bassi piuttosto prevedibili nell’arco di una sola settimana. I motivi possono essere diversi, e in diversi periodi:

  • ban cinese;
  • ban della Corea del Sud;
  • speculazioni che si stanno generando in queste settimane dietro il nuovo upgrade della blockchain Bitcoin chiamato ‘SegWit2x‘;
  • possibile clonazione della blockchain Bitcoin per dare vita ad una nuova moneta, il Bitcoin Gold;
  • proposta di regolamentazione delle cryptovalute da parte della Cina;

Ecco, queste notizie hanno scosso il mercato in tutte e due le direzioni. La previsione della scorsa settimana, in ogni caso, sul mercato BTC-EUR, si è rivelata giusta. Le due linee di trend discendente hanno puntato verso due lievissimi ritracciamenti giornalieri, e il supporto si è rivelato quello previsto, se non leggermente più alto.

BTCEUR 1 settimana ottobre, previsione con risultato positivo
BTCEUR 1 settimana ottobre, previsione con risultato positivo

Relativamente alla crescita di Bitcoin c’è stato un incremento di circa l’8% rispetto la scorsa settimana della capitalizzazione complessiva, ora a circa $154 miliardi. Questo porta a pensare che il mercato sia tornato ad espandersi, ed infatti nell’ultima settimana si è vista, tendenzialmente, una ripresa di tutte le cryptovalute.

10 monete con maggior market cap, 11.10.2017
10 monete con maggior market cap, 11.10.2017

Nella top 10, da notare invece la discesa sempre più decisa di IOTA e il deprezzamento di NEO, che soffre del periodo di incertezze che la Cina sta passando. Ricordiamo che NEO (blockchain e moneta) può essere visto come ETH (Ethereum come blockchain e ETH come moneta) in versione cinese. Maggiori informazioni si possono trovare sul sito ufficiale.

Ether (ETH), invece, è da tenere d’occhio per i prossimi giorni: Cointelegraph riporta che il recente aggiornamento alla rete Ethereum, che ha integrato ZK-Snark (utilizzato su ZCash (ZEC)), potrebbe far gola agli investitori di Wall Street. Un’immissione di liquidità da parte di investitori dalle tasche larghe potrebbe portare ad un’espansione di tutto il mercato. Questo favorirebbe anche le startup che utilizzano le ICO (Initial Coin Offering), che si troverebbero ad avere una platea di investitori più esperta e più ‘generosa’, soprattutto negli investimenti a breve termine. Wall Street sa che ancora la blockchain, e le monete derivanti da essa, non sono stabili ed affidabili per il lungo termine. Perlomeno allo stato attuale. Ma l’aggiornamento delle funzionalità alle reti sta trovando sempre più riscontro nella finanza tradizionale.

A questo proposito, Ripple, la società che sviluppa la blockchain per le transazioni inter-bancarie e rilascia XRP, ha visto un lieve ma costante apprezzamento della moneta giorno su giorno, che ha portato ad un incremento settimanale di circa il 25%, con una valutazione di 0.26 dollari al momento della stesura di questo articolo. Il picco settimanale è stato raggiunto a 0.279 dollari nella notte tra l’8 e il 9 ottobre.

XRPBTC chart su TradingView, 11.10.2017
XRPBTC chart su TradingView, 11.10.2017

[Articolo in aggiornamento]

Settimana 1, Ottobre 2017

E’ stata una settimana di timida ripresa. BTC tiene un supporto poco più di alto di una settimana fa, e questo fa pensare che le decisioni di Cina e, recentemente anche della Corea del Sud, di bannare le ICO, abbia come conseguenza un rallentamento nella crescita, e non proprio un deprezzamento delle monete. BTC fra tutte, ma anche ETH, XRP, LTC, NEO.

 

Top 10 coins, da Coinmarketcap (04.10.2017)
Top 10 coins, da Coinmarketcap (04.10.2017)

 

Di seguito il grafico di analisi sulla settimana, che mostra una variazione nella crescita dal 1 ottobre, corrispondente ad un aumento (non eccessivo, ma comunque importante) di ordini di Buy. Le ultime 24-48 ore sono state invece caratterizzate da una prevalenza di ordini di Sell. Quello che si estrae da questa analisi è l’incertezza che ancora adesso ruota attorno alla nuova immissione di liquidità nel mercato.

 

BTCEUR su Bitstamp, TradingView

 

Dalla scorsa settimana, infatti, il market cap non è cambiato di molto: $143 miliardi. Timide riprese come quelle già menzionate, hanno compensato timide discese di DASH, BCH, IOTA, XMR. NEO sembra sulla via per un’ascesa molto importante: ancora non si hanno notizie circa la decisione del governo cinese riguardo la regolamentazione delle ICO, ma il grafico settimanale NEOBTC indica un aumento del supporto fino a 0.0077 in pochi giorni, che potrebbe presagire un nuovo aumento nei prossimi 10 giorni, con massime che potrebbero attestarsi intorno a 0.01.

 

NEOBTC 04.10.2017, chart Bittrex su TradingView
NEOBTC 04.10.2017, chart Bittrex su TradingView

 

Per quanto riguarda le altre monete, ETH e XRP hanno vissuto 7 giorni di alti e bassi molto lievi che hanno portato ad una situazione simile a quella di mercoledì scorso. Da notare l’aumento di volume di IOTA venerdì scorso, che ha portato ad un discreto pump nel weekend. Ancora qualche giorno di discesa, probabilmente fino a 0.0001227, e poi si potrebbe sperare in una risalita, corollata da pump denotati da grandissimi ordini di buy alcuni giorni prima.

 

IOTBTC Chart Bitfinex su TradingView, 04.10.2017
IOTBTC Chart Bitfinex su TradingView, 04.10.2017

 

Una settimana sicuramente statica, ottima per i deboli di cuore, che hanno visto le loro finanze oscillare del 5-8% se investite solo nelle monete principali. La prossima settimana potrebbe iniziare a vedersi l’effetto post-ban, che sicuramente ridarà fiducia e permetterà una nuova immissione di liquidità e di espansione del mercato.