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Fujitsu ha aperto il Blockchain Innovation Center a Bruxelles per accelerare lo sviluppo della Next Generation Applications

Fujitsu ha inaugurato oggi il suo Blockchain Innovation Centre a Bruxelles, segno dell’impegno dell’azienda nei confronti della blockchain e delle tecnologie di contabilità distribuita per rivoluzionare  il modo in cui i consumatori e le imprese acquistano, vendono e scambiano beni e sevizi. Read more

Naoris Cyber Blockchain: una nuova speranza per la sicurezza informatica basata sulla Blockchain

Naoris, giovane start-up tecnologica con sede a Londra, ha presentato il suo nuovo prodotto Naoris Cyber ​​Blockchain al Money20/20 Asia 2018 che si è tenuto dal 13 al 15 marzo a Singapore. Sfruttando la tecnologia Blockchain la startup ha creato un nuovo mondo per la sicurezza informatica di individui, aziende e nazioniRead more

PUMP & DUMP: come alzare il prezzo di una shitcoin

È inutile nascondersi dietro un dito, a molti piacciono i soldi facili e veloci ed è sostanzialmente questo l’unico il motivo dell’esistenza dei gruppi Pump & Dump (P&D).

Per Pump & Dump si intende la pratica messa in atto da grossi investitori per alzare il prezzo di una shitcoin – vengono chiamate così le altcoins senza seri progetti alle spalle che ne giustifichino il prezzo – attirando l’interesse dei piccoli investitori e rivendendo così ad un prezzo gonfiato, lasciando sul lastrico i meno esperti. Read more

Aggiornamento portafoglio “2018, The Alt Year” [21.03.2018]

Piattaforma utilizzata per il trading: Binance.com

Portfolio tracker: altpocket.io

Totale investimento: 4800 USD, circa 0.32 BTC al 23 dicembre 2017

Totale attuale: 3260 USD, circa 0.36 BTC

Profitto dall’inizio: -1520 USD (-31,6%), +0.04 BTC (+12,5%)

Profitto dall’ultimo aggiornamento:  -2360 USD (-41,9%), -0.142 BTC (-28,3%)

Previsione al 23 dicembre 2018: circa 60000 USD, 1 BTC

2018, The Alt Year - Overview - 21.03.2018
2018, The Alt Year – Overview – 21.03.2018

Siamo in perdita, vedendo il profitto netto in dollari statunitensi. Questo perché, nelle ultime settimane, BTC ha perso moltissimo, deprezzandosi di circa il 60% dall’inizio di gennaio. Fortunatamente, molte altcoin non hanno perso la propria posizione su BTC e quindi per un periodo c’è stato un guadagno molto ridotto in USD ma un grande profitto (circa il 100%) su BTC

2018, The Alt Year - Overview 21.03.2018
2018, The Alt Year – Overview 21.03.2018

Best ever: BNB +91,35%

2018, The Alt Year - BNB, Best Ever - 21.03.2018
2018, The Alt Year – BNB, Best Ever – 21.03.2018

Binance Coin si dimostra il migliore investimento in assoluto, non solo in questo specifico portafoglio d’investimento. Binance Coin sarà listato nel wallet Monaco, per esempio, e Binance ha annunciato anche che sta sviluppando una versione su blockchain del suo exchange utilizzando una blockchain proprietaria, chiamata Binance Chain. Binance è uno dei più affidabili exchange ad oggi, e conta circa 6 miliardi di transato giornaliero.

Worst ever: -83,54%

2018, The Alt Year - XVG, Worst Ever 21.03.2018
2018, The Alt Year – XVG, Worst Ever 21.03.2018

Verge (XVG) ha perso tantissimo, ed è sicuramente il peggiore investimento di tutto il portafoglio. L’ultimo annuncio significativo risale a circa 2 mesi fa, con l’annuncio del Wraith Protocol anche su Windows a 64 bit. L’investimento è stato fatto in un momento in cui Verge era fortemente in pump, quindi viene da pensare che il suo prezzo reale (e il suo valore) sia più o meno quello attuale. La posizione su XVG in questo portafoglio non è estremamente importante, ma la perdita ha sicuramente sortito importanti effetti, essendo di più di 2/3 del valore iniziale.

Nessun withdraw

Data la situazione piuttosto “tragica” rispetto allo specifico portafoglio d’investimento, il withdraw non avverrà fino a quando il portafoglio non sarà di nuovo in profitto in USD (in realtà, in BTC, il profitto continua ad esserci, seppur molto diminuito nelle ultime settimane).

Continueremo a pubblicare aggiornamenti di questo portafoglio con cadenza mensile, tracciando i movimenti delle singole coin.

Il 30 marzo saranno rimossi coin’s wallet da Bittrex

Talvolta, Bittrex è costretto a rimuovere Coin’s wallet o market dall’exchange Bittrex. Queste azioni sono necessarie per garantire agli utenti l’accesso ai token digitali che continuano ad incontrare i loro rigorosi criteri di quotazione delle monete e hanno un blockchain e un portafoglio funzionanti.

Rimuoveranno i wallet inclusi nella lista seguente entro il 30 marzo 2018. Una volta rimossi, non sarà più possibile recuperare i soldi su quei Wallet. Forse è il caso di provvedere amici e rimuovere i vostri soldi prima del 30…

I coins che saranno marchiati con un asterisco (*), invece, hanno rotto blockchain e portafogli e non potranno essere ritirati. In questi casi, l’impossibilità di riaverli non è dovuta ad un problema di Bittrex Exchange, ma è causata da un problema di blockchain o wallet associato a quei soldi.

I wallet che saranno rimossi:

8BIT
ADC
AM
AMS
APEX*
ARB
BITS*
BITZ*
BLC
BOB
BSTY
BTA
CCN
CRBIT*
CRYPT*
DAR
DGC
DRACO
DTC
FC2
FRK
FSC2*
GEMZ
GHC
GP
GRT
HKG
HYPER*
HZ
J
KR*
LXC*
MAX
MEC
METAL
MND
MTR*
MZC
NAUT
NET
NEU*
NTRN
OC*
ORB
PRIME*
PXI
ROOT*
SCOT
SCRT*
SFR*
SLG
SLING*
SOON
SPRTS
SSD*
STEPS*
STV
SWING
TES
TIT
TRI
TRK
U*
UFO
UNIQ*
UNIT
UNO
UTC
VIOR*
VIRAL*
VPN
WARP*
XAUR
XBB
XC
XCO
XDQ*
XPY*
XQN
XSEED*
XTC
YBC*

Report Money20/20 Asia

Anche quest’anno sono stato a Money20/20. Quando sono stato a Copenhagen per l’edizione europea, ho cercato di apprendere il più possibile, perché non sapevo nulla. Sapevo solo che è un evento dedicato alle banche e, più recentemente, anche al FinTech.

Ho scritto il report completo su Tweaknology, perché la copertura che ho cercato di fare era più di carattere generalistico sulla direzione che stava prendendo il sistema di pagamenti del futuro.

Money20/20 Asia - 4

Questa volta, invece, la situazione era un’altra: Money20/20 Asia, a Singapore. Lo scopo era preciso: capire come e in quale misura la blockchain stesse influenzando il percorso delle banche e delle startup fintech. E bisognava capirlo dall’Asia, che è il mercato più influente da qui ai prossimi 20 anni. E non solo fino al 2020.

Il mercato asiatico è enorme: comprende gli 1.7 miliardi di cittadini cinesi (di cui circa 900 milioni già digitalizzati), il miliardo di cittadini indiani e il piccolo, ma estremamente attivo, mercato del sud-est asiatico: Filippine, Malesia, Thailandia, Indonesia e, appunto, Singapore.

Il potenziale e la competizione è enorme: la vera impresa non è quella di tenere appesi i già digitalizzati, ma di far entrare la grandissima massa critica che ancora non ha accesso nemmeno al piccolo credito. E’ qui che la forza della blockchain può democratizzare la libertà finanziaria.

Grab @ Money20/20 Asia - 2

Nel sud-est asiatico, una delle più popolari app di ride-sharing non è Uber, ma Grab. Grab include corse in auto, food delivery, e ora anche trasferimento di denaro, con GrabPay.  Vogliamo abilitare sempre più micro-imprenditori ad avere un lavoro stabile ed una libertà finanziaria” dice Anthony Tan, Co-Founder & CEO di Grab, “e vogliamo arrivare a 100 milioni entro il 2020. Vogliamo attivare la nuova generazione di imprenditori”.

“L’inclusione finanziaria è il nostro core business, non è una conseguenza del nostro business model.”

Grab sta diventando anche un’istituzione finanziaria: con l’annuncio di Grab Financial, Grab diventerà un sistema di pagamento, un programma fedeltà, un network di agenti e un provider di servizi finanziari.

Grab @ Money20/20 Asia
Grab @ Money20/20 Asia

E farà tutto con l’aiuto di OVO (wallet digitale), Credit Saison (banca giapponese) e Chubb (compagnia assicurativa), con cui ha annunciato le partnership proprio a Money20/20 Asia.Grab è certo la più importante da prendere in considerazione, ma non è l’unica: dalla Cina, infatti, è arrivata AliPay, la piattaforma di pagamenti operata da Ant Financial Services Group che ora serve anche Cambogia, Myanmar, Laos, le Filippine, Malesia e Singapore.

AliPay ha una fortissima presenza in Cina e l’espansione del sud-est asiatico significa che il mercato è terreno fertile con altissimi margini di crescita. Ci sono anche altre iniziative, seppur più piccole, ma che hanno ugualmente significato: basta fare giusto qualche ora di viaggio in aereo e accorgersi che Nira, startup indiana, sta lavorando duramente per dare un’identità finanzaria ai millennials indiani che non hanno un credit score e non sono quindi idonei ad avere un conto in banca o un prestito a breve termine, per esempio, per i loro studi.

Ed è qui che viene in mente che le criptovalute hanno democratizzato l’accesso al credito, probabilmente spingendo sempre più persone a trovare soluzioni all’interno della situazione economica attuale. Ognuno può creare criptovalute grazie ad un computer che fa mining.

Ma le criptovalute hanno anche cambiato le modalità di trasferimento del denaro, che prima (e purtroppo ancora oggi, in molti casi) passano attraverso tantissimi intermediari e hanno dei costi esorbitanti. Le cosiddette “remittances”, in inglese.

Money20/20 Asia - 4
Money20/20 Asia – 4

La startup sud-coreana MOIN usa blockchain e criptovalute per semplificare, in maniera regolamentata, il trasferimento di denaro in Sud Corea. Ad oggi la startup ha circa 10.000 utenti e mira ad ampliare la sua posizione, ma non è l’unica che si sta occupando di questo.

In generale, la sfida delle “remittances” è al centro del dibattito da molti anni: nei prossimi 1-3 anni la direzione è chiara. I costi di servizio saranno abbattuti completamente, nessuno ha dubbi. Ma solo per il mercato consumatori, che sposterà tanto denaro ma in tante piccole transazioni.

“Il vero mercato sarà quello del trasferimento di denaro in grandissima quantità e soprattutto ad una frequenza altissima, quello tra le imprese”, dice Jack Zhang, Co-Founder & CEO di AirWallex, startup che si occupa proprio di questo. Per ora, la blockchain non è ancora pronta a processare migliaia di transazioni al secondo, e soprattutto non è ancora considerato un metodo di pagamento istituzionale. “SWIFT continuerà ad essere il metodo di pagamento predefinito per una certa serie di operazioni finanziarie”, continua Zhang.

Ma un passo avanti c’è, da parte delle istituzioni finanziarie: “La Bank of England, sta aprendo i metodi di pagamento anche alle non-banche”, commenta Lukas May, Head of Banking di TransferWise, azienda che permette agli utenti di inviare denaro a costi bassissimi.

“La sfida sarà quella di fornire davvero una fantastica esperienza per l’utente”

Ed è una sfida da prendere molto seriamente.“E’ tutto da scommettere sull’esperienza da mobile”, commenta Kris Marszalek, Co-Founder & CEO di Monaco.

Lo sanno bene quelli di Monaco, azienda che opera nel settore delle criptovalute e che ha rilasciato un suo token, MCO, con il quale è riuscita a finanziarsi circa 26 miliardi di dollari nella ICO che è avvenuta a metà 2017. Monaco è 5 Star Sponsor di Money20/20 Asia, e il suo prodotto è un wallet con carta di debito associata che permette di pagare nella vita reale usando le criptovalute, scambiando velocemente le criptovalute con valuta fiat.

“Siamo venuti qui, facendo le cose in grande proprio a questo evento che è dedicato al mondo bancario, per dare un segnale forte: ci siamo anche noi, non siamo fuffa”, mi dice Rafael Melo, il CFO di Monaco, durante una chiacchierata al loro stand, uno dei più grandi dell’esposizione. Monaco ha manifesti ovunque: sulle scale mobili, all’entrata. Ha persino sponsorizzato il bar all’ingresso, che durante l’evento viene chiamato il “Monaco Cafè”.

Il wallet di Monaco è ora disponibile al download, ma l’accesso è solo su invito. Per ora sono supportate sono 4 criptovalute: Bitcoin, Ether, Binance Coin e, appunto, Monaco. Ma il piano è quello di supportarne moltissime altre già entro la fine del 2018. Così che tutti possano goderne i benefici. Si tratta sempre di questo, dopotutto: inclusione e libertà finanziaria.

Blockchain workshop @ Money20/20 Asia
Blockchain workshop @ Money20/20 Asia

“Il ruolo delle criptovalute è quello di dare potere alla community”, commenta in un workshop sulla blockchain, professore alla Singapore University of Social Science e investitore in Zcash e Qtum.

“Il ruolo della blockchain si può sintetizzare in 5 D: Digitalizzare, Disintermediare, Democratizzare, Decentralizzare, Diminuire.” 

Se un progetto soddisfa queste queste 5 D, allora può avere successo. Non tanto perché deve rispettare degli standard prefissati, quanto perché deve rispondere all’esigenza progressista e liberale dell’inclusione e della libertà finanziaria, che qui a Money20/20 Asia sembra un manifesto al quale anche le banche classiche vogliono attenersi.

Money20/20 Asia - 5
Money20/20 Asia, startups fighting back corporations in the AI challenge

Come per dire che è impossibile frenare o fermare la nuova rivoluzione democratica dopo l’internet, e che il miglior modo per vincere è assorbire questa nuova cultura. I 2 anni che ci separano dal 2020 saranno pieni di test, di prove di forza di startup che cercheranno di integrare le loro innovazioni nei sistemi di pagamento tradizionali di banche e istituzioni. Startup come ULedger, Wyre e Blocko, che offrono soluzioni blockchain permissionless e permissioned e API di alto livello.

Money20/20 Asia - 3
Money20/20 Asia – 3

Insomma, Money20/20 Asia è stato tanta roba. Tante promesse e soprattutto l’intenzione, da parte di tutti (l’Autorità Monetaria di Singapore ha annunciato che sta lavorando con la Bank of Canada per sistemi di pagamento trans-nazionali basati su blockchain), di dare a tutti la possibilità di possedere denaro, poterlo utilizzare e poter generare economia.

Kobayashi e la vendita di BTC e BCH

Secondo un report del 17 marzo, trascrizione di Q&A al decimo Mt., la riunione dei creditori di Gox sulla vendita di BTC e BCH da parte del fiduciario defunto dello scambio Nobuaki Kobayashi, il trustee del Monte. Gox ha dichiarato che a suo parere le vendite di oltre 400 milioni di BTC e BCH, da lui effettuate, non abbiano influenzato i prezzi di mercato delle due valute. Le attuali vendite di Kobayashi sarebbero un tentativo per rimborsare gli utenti che hanno perso denaro nell’hack; un precedente rapporto, riportava che le vendite di BTC / BCH si erano svolte tra la riunione dei creditori a settembre 2017 e quella del 7 marzo ma ad oggi, si è chiarito che le vendite sono state effettuate tra la fine del 2017 e gli inizi del 2018. Questa grande svendita ha portato molti a credere che sia la causa del crollo del mercato di ogni nuovo anno.

“Ho venduto BTC e BCC [BCH], non tramite una vendita ordinaria tramite lo scambio BTC / BCC [BCH], ma in modo da evitare di incidere sul prezzo di mercato, garantendo allo stesso tempo la sicurezza della transazione nella misura del possibile. “ Kobayashi

Kobayashi ha detto anche che non ha necessariamente venduto BTC e BCH nello stesso momento dei trasferimenti e che non bisogna analizzare la correlazione tra la vendita da parte della società e i prezzi del mercato. Kobayashi ha riferito che ha venduto le due monete a quello che ritiene essere un prezzo di mercato equo, e ha scelto i tempi di vendita “dopo la consultazione con la corte”.

Probabilmente il comunicato era un modo per stancarsi dalle accuse della sua responsabilità nell’incidente. Cointelegraph ha però riscontrato che un confronto tra i trasferimenti e il prezzo mostrava una correlazione negativa a breve termine, giornaliera. Infine un post di Reddit ha raccolto opinioni contrastanti sulla posizione di Kobayashi: chi crede che il prezzo sia stato influenzato indirettamente e chi invece sostiene che qualcun altro stava manipolando e scaricando.

Fonte: Cointelegraph